(IN DVD, BLUE-RAY, V.O., ecc)Sorprendente Leopardo d'Oro a Locarno 2012. Non fosse che per ragioni anagrafiche: Jean-Claude Brisseau che vinceva, quasi settantenne, un Concorso in teoria destinato a dei quasi esordienti.
LA FILLE DE NULLE PART non apparirà mai sui nostri schermi: eppure è un'opera produttivamente discreta e modesta, girata a domicilio, interpretata dal regista stesso. Una sorta di kammerspiel, che non deve essere dispiaciuto al presidente della Giuria di allora, l'Apichatpong Weerasethakul vincitore due anni prima della Palma d'Oro di Cannes: poiché, come nei film del thailandese si racconta di fantasmi che s'incarnano ai confini della morte, della vita, e soprattutto del desiderio.
Questa storia di un professore in pensione che si ritrova una giovane insanguinata sulla soglia di casa sua, viene a completare la filmografia di un cineasta dalle vicissitudini, anche private, perlomeno agitate. Ma capace sempre di creare (si pensi a DE BRUIT ET DE FUREUR, NOCE BLANCHE o CELINE) degli universi estetici magistrali. Per come sfociano dal realismo attento e quasi banale al delirio fantastico, dal mondo della conoscenza a quello del misticismo.